Il Labrador Retriever è sicuramente una delle razze di cani più popolari e diffuse al mondo.
Il temperamento del Labrador Retriever ne fa un ottimo compagno per l’uomo che in lui può trovare un amico fedelissimo e felice con cui vivere bellissime avventure.
Nonostante queste sue doti, il Labrador, però non è un cane adatto a tutti. Come ogni altro cane ha delle motivazioni e delle memorie di razza che è assolutamente importante conoscere prima di accoglierne uno in casa e per poter vivere al meglio insieme.
Labrador Retriever
Lo “scopo della vita”!

Pochi sanno che il labrador è UN CANE DA CACCIA, per essere pignoli il suo lavoro è il riporto!
Il Labrador, così come gli altri retrievers (Golden Retriever, Flat Coated Retriever, Chesapeake Bay Retrieve, Curly Coated Retriever e Nova Scotia Duck Tolling Retriever), è quel cane che durante una battuta di caccia si occupa di recuperare la preda che è stata abbattuta dal cacciatore.
Ebbene sì, il Labrador nasce come cane da lavoro e ancora oggi esistono allevatori che selezionano i loro cani sulla base delle loro doti caratteriali e predisposizione al lavoro, non per niente sono comunemente chiamati Working Labrador.
A causa della popolarità raggiunta dai labrador, si sono moltiplicati gli allevamenti in tutto il mondo. Ad oggi un Labrador Retriever ha un prezzo che oscilla fra gli 800 e i 2500 euro (e mi raccomando chiediamo sempre il Pedigree, che all’allevatore costa solo 30 euro!!!)
La passione del Labrador verso il riporto e la collaborazione con il proprio umano è però tipica di ogni esemplare della razza, anche dei soggetti non selezionati per il lavoro. È una memoria di razza profondamente radicata! Per questi motivi i Labrador sono cani che necessitano di tanta attività, sia fisica che mentale! L’aggettivo “pigro” non si può accostare a questa razza, anzi spesso sono definiti “workaholic” per la loro instancabilità e per la grande felicità che dimostrano verso qualsiasi attività che gli viene proposta, purché essa sia fatta con il proprio umano.A causa della enorme popolarità dei Labrador Retriever,
Un Labrador che non può sfogare le sue eccezionali doti fisiche e mentali sarà un cane represso, che con molta probabilità vi distruggerà casa e giardino.
Un Labrador che fa attività fisica (corre con gli altri, gioca con il padrone, esplora boschi e campagne, ecc) e mentale (giochi di attivazione mentale, nose working, discipline cinosportive, educazione/addestramento) sarà un cane felice e veramente il miglior compagno che si possa desiderare!
Vediamo ora la razza più nel dettaglio, ricostruendone la storia, il carattere e lo standard per meglio capire e conoscere questi cani.
Breve storia della razza
Spesso erroneamente si pensa che il Labrador sia un cane canadese, forse a causa del suo nome, ma l’attuale Labrador Retriever è una razza inglese probabilmente discendente da antichi cani di origine canadese.

La ricostruzione della storia della razza non è facile ma pare che il progenitore dei moderni Labrador sia il Cane di St. Johns (St. John Water Dog). Questo cane era presente sui pescherecci dell’isola di Terranova (in inglese Newfoundland) dove aiutava i pescatori nel recupero delle reti e dei pesci che sfuggivano da esse.
Secondo le ricostruzioni nel diciannovesimo secolo gli inglesi giunti sull’isola di Terranova riportarono con sé in Inghilterra alcuni esemplari del Cane di St. Johns. Molto presto gli aristocratici inglesi, amanti delle battute di caccia, si accorsero della grande abilità nel riporto di questi cani per cui decisero di iniziare ad allevarlo come cane da lavoro, inserendone gli esemplari nelle linee di sangue dei cani da riporto.
Ben presto il Labrador divenne un cane così amato nel Regno Unito che anche la famiglia reale inglese negli anni 30 iniziò, e continua tuttora, a selezione ed allevare soggetti di questa razza sotto l’affisso “Sandringham”.

Il riconoscimento ufficiale della razza da parte del Kennel Club Inglese risale al 1904 con conseguente stesura dello standard di razza. Inizialmente solo i Labrador neri erano ritenuti in standard, fu solo più tardi che fra i colori fu inserito anche il giallo seguito dopo qualche anno dal chocolat (o liver).
Standard e aspetto fisico
Il primo standard per la razza Labrador Retriever fu redatto nel 1916 e quello attualmente in vigore per la FCI (Federazione Cinofila Internazionale) risale al 1989.
Da notare che il Kennel Club Americano utilizza uno standard leggermente diverso da quello della FCI, datato 1994.
Innanzitutto, è bene sapere che il Labrador Retriever fa parte del gruppo 8, cani da riporto, da cerca e da acqua. Ed è originario della Gran Bretagna, che è la nazione che ospita il Club di razza che ha l’onere di redigere e revisionare lo standard.

Come descrizione generale della razza lo standard recita questo:
“Il Labrador è un cane da caccia, rustico, polivalente, estremamente attaccato al suo padrone, d’eccellente carattere, dolce, avido di lavorare e di piacere. Adora l’acqua e il nuoto è importante per il suo equilibrio. Dolce con la famiglia, sopporta male la solitudine. È paziente con i bambini. Per la sua indole non sarà mai un cane da guardia.”
In queste poche parole è riassunto molto bene il carattere del Labrador Retriever, che andremo ad approfondire più avanti.
Struttura
Il Labrador è un cane di taglia media di struttura robusta e compatta, ma non obeso. Deve restare un cane agile e molto attivo in grado di muoversi nei diversi terreni di caccia e superare eventuali ostacoli che gli si possano presentare davanti (saltare un fosso o una staccionata).
Presenta petto largo e torace profondo. Anche i reni e il treno posteriore sono larghi e forti.
È un cane che possiede un olfatto eccellente, grazie al tartufo largo e alle narici ben sviluppate, ha la bocca morbida che non rovina la selvaggina recuperata. Il cranio si presenta largo con stop ben definito.
Le regioni del corpo
Le orecchie, attaccate un po’ arretrate, sono portate pendenti vicino alla testa. Gli occhi sono intelligenti, di colore nocciola o castano.
Ha una bocca forte con chiusura a forbice regolare e completa. Il collo è poderoso e si inserisce su spalle altrettanto forti.
Ad oggi i Labrador si dividono essenzialmente in due linee: da bellezza e da lavoro. I primi hanno un peso medio intorno ai 30-35Kg, i secondi intorno ai 25-30Kg (come vedremo più avanti)
Gli arti presentano un’ossatura forte e le zampe sono tonde.
La coda è una delle caratteristiche peculiari della razza, a parte il fatto che è sempre in movimento frustando tutto ciò che capita a tiro, è bella grossa con il tipico aspetto arrotondato per il quale viene anche definita “coda di lontra”.
Il pelo è corto e folto, con sottopelo resistente alle intemperie (e ai bagni invernali, oserei dire!). I colori ammessi nello standard sono il giallo (dal crema chiaro al rosso volpe), il nero e il cioccolato/fegato. È ammessa la presenza di una piccola macchia bianca sul petto.
L’altezza al garrese varia fra i 54 e i 57 cm al garrese, a seconda del sesso. Per quanto riguarda il peso è molto variabile si va dai 25 kg, per gli esemplari delle linee da lavoro, fino anche al 40-50 kg.
Labrador Retriever: temperamento e carattere
Riprendendo dallo standard di razza il Labrador viene definito come un cane molto attivo, attaccatissimo al suo padrone con cui è avido di lavorare. Come vi accennavo sopra il Labrador è un cane che nel suo paese è definito con l’aggettivo “workaholic” che in italiano tradurremmo come stacanovista, anche se non la trovo proprio una traduzione corretta.
Il Labrador è sicuramente uno stacanovista che lavorerebbe sempre: ama farlo, e ama rendersi utile per noi!
Una delle altre caratteristiche di questo cane è proprio la “will to please” ossia il desiderio di compiacere il proprio compagno umano. È per questa loro caratteristica che i Labrador fanno tutto ciò che gli proponiamo allegramente e con la coda che va a mille.
Loro sono così: solo perché glielo proponi tu, che sei il loro compagno umano, qualsiasi cosa diventa la più bella del mondo!!
Queste sono le caratteristiche che rendono il labrador un cane speciale, un ottimo compagno di vita e un eccellente cane da lavoro.
Sono anche però quelle caratteristiche che se non capite e non incanalate rendono i Labrador dei gran distruttori di divani, muri, giardini e qualsiasi cosa gli capiti a portata di bocca. E no, non lo fanno per farci un dispetto, ma per il semplice fatto che si annoiano e se non siamo noi a dargli qualcosa da fare beh allora se la trovano da soli qualcosa da fare.

Un’altra caratteristica del Labrador è che mal sopporta la solitudine, dato il grande attaccamento alla famiglia soffre tantissimo la solitudine. Non è un cane che può essere preso e relegato in giardino, ha bisogno di sentirsi parte integrante del gruppo famiglia e di fare cose con i propri umani.
Sebbene questo grande attaccamento ai propri amici umani, può facilmente imparare a stare solo per brevi periodi (tutti dobbiamo andare al lavoro o a fare la spesa!) a patto che una volta rientrati gli si dedichino le giuste dosi di tempo e attenzioni.
Intelligenza ed emotività
Il Labrador è un cane molto intelligente e ricettivo, lavorare con lui è un gran piacere. Impara in fretta a fare quasi tutto e lo fa anche bene, non per niente viene utilizzato in tantissime attività: ricerca dei dispersi, attività assistita con animali, ricerca di sostanze, retrieving, salvataggio nautico, attività natatorie, ecc.
Anche in questo contesto adora compiacere il proprietario ed è avido di imparare.
Data questa sua indole è un cane facile da educare, con costanza e coerenza imparerà molto in fretta le regole della casa e diverrà un cittadino modello.
Il Labrador, inoltre è un cane davvero empatico e dolce! Alla fine di una giornata ricca di avventure sarà desideroso di sedersi accanto a noi a poltrire sul divano, a patto che questa non sia la sua unica attività!
C’è però una cosa che il Labrador non sa assolutamente fare ed è scritto anche nello standard: la guardia. Non vi aspettate dal vostro cucciolone un atteggiamento di difesa della vostra proprietà è molto più probabile che accolga tutti con grandi feste e felicità. Si certo, può essere una sentinella e dare un abbaiotto sentendo un rumore nuovo o strano nella notte ma non sarà mai un ottimo guardiano, per questo ci sono razze più idonee e selezionate a tale scopo.
Il rapporto col cibo e con l’acqua
Ci sono altre due cose importanti da sapere se state pensando di accogliere un Labrador in famiglia: amano l’acqua e il cibo.
I Labrador adorano l’acqua, la amano proprio alla follia, glielo leggi in faccia quando li porti al mare, al fiume o al lago. Il problema con questo loro smisurato amore è che adorano allo stesso modo anche l’acqua melmosa di un fosso o una buca piena di fango. A dire il vero amano anche l’acqua della ciotola, non è insolito vedere cuccioli e cuccioloni con le zampe dentro la ciotola che fingono di nuotare. Insomma, è bene avere un asciugamano a forma di cane sempre a portata di mano e magari se ci lasciamo andare un po’ scopriamo anche noi quanto è divertente giocare con il nostro cane amante dell’acqua!
L’altra cosa che ama a dismisura, mooolto più dell’acqua, è il cibo! Qualsiasi tipo di cibo. Basta che sia commestibile.
Si è vero, tutti i cani amano il cibo, ma se non avete mai avuto un Labrador (o un Golden) potreste rimanere sorpresi! Questo cane sembra avere sempre fame e non essere mai sazio, e quando gli metti giù la sua ciotola con il cibo, indipendentemente dalla porzione, in cinque secondi l’avrà già aspirata tutta.
Questa loro caratteristica è un pregio ed un difetto. Da una parte aiuta tantissimo nelle prime fasi dell’educazione o dell’addestramento. Dall’altra però richiede di prestare molta attenzione che, soprattutto fuori casa, non ingurgiti qualsiasi cosa rischiando di stare male.
Il rapporto col gioco
Il Labrador è anche un gran giocherellone, è un cane che mantiene la voglia di giocare anche da adulto. Il gioco che preferisce in assoluto è quello del lancio e riporto; da buon retriever il Labrador adora riportare tutto dalla pallina al legnetto. E hanno anche la tendenza ad accumulare: se riescono a tenere in bocca nello stesso momento due palline e magari anche un bastone saranno super felici ed orgogliosi di riportarveli.
In fondo questo cane è un antistress naturale ed un ottimo trainer che vi terrà in allenamento e vi farà divertire a suon di passeggiate, corse, giochi e lanci di palline!
La salute nel Labrador retriever
Come per ogni altra razza, anche il Labrador può essere geneticamente più a rischio di sviluppare alcuni tipi di malattie. Di seguito vedremo quali sono le più comuni.
Prima però è bene ricordare a chi si approccia all’acquisto di un cucciolo di richiedere sempre all’allevatore se sono stati effettuati test genetici ai genitori e di poterli visionare.
Solo testando i soggetti prima di riprodurli gli allevatori possono essere sicuri di selezionare soggetti in buona salute che non trasmetteranno tare genetiche alla propria prole. E state attenti, il fatto che i genitori siano in salute e non presentino problemi non è garanzia della buona salute dei loro cuccioli.
Molte patologie genetiche si trasmettono con un’ereditarietà di tipo autosomico recessivo, per cui un cane può essere solo portatore del gene malato ma avendone anche copia sana non manifesta i sintomi della malattia e di fatto è un cane sano. Se però non vengono effettuati i test genetici nessuno saprà mai che questo soggetto possiede un gene malato e se malauguratamente dovesse essere messo in riproduzione con un altro soggetto portatore a sua volta di un gene malato la probabilità che nascano cuccioli malati è alta.
Discorso un po’ diverso va fatto per le patologie multifattoriali, come la displasia dell’anche e del gomito. In questo caso è si presente una componente genetica, per cui far riprodurre due soggetti sani aiuterà ad avere cuccioli esenti da displasia, ma intervengono anche fattori ambientali, come traumi o errata gestione del cucciolo, che possono portare a sviluppare comunque la patologia. In ogni caso vi consiglio di richiedere anche le lastre dei genitori del vostro futuro cucciolo, partire da una base sicura è un buon inizio.
Le possibili patologie
Il labrador Retriver, come ogni cane, è esposto ad alcune patologie in particolare. Vediamo quelle più comuni e i test principali per prevenirle.
Mielopatia degenerativa (DM)
La mielopatia degenerativa è una patologia che coinvolge il sistema nervoso del cane anziano/adulto. Ha ereditarietà autosomica recessiva ed un decorso cronico degenerativo.
Nelle prime fasi si nota incoordinazione degli arti posteriore (o atassia) che può evolvere in paresi e rendere in fine il soggetto paraplegico. Purtroppo, non esistono trattamenti farmacologici o medici risolutivi per questa malattia, l’unico trattamento efficace nel ritardarne la progressione è la fisioterapia.
I risultati dei test genetici per questa patologia possono essere i seguenti:
- N/N soggetto è sano
- DM/N soggetto portatore
- DM/DM soggetto affetto
Miopatia centronucleare (CNM)
Si tratta di una patologia neuromuscolare ereditaria. Si manifesta come debolezza muscolare generalizzata, cronica e progressiva ed è accompagnata da alterazioni dell’andatura e incapacità di tollerare l’esercizio fisico. È anch’essa una patologia a trasmissione autosomica recessiva.
I risultati dei test genetici per questa patologia possono essere i seguenti:
- N/N soggetto è sano
- CNM/N soggetto portatore
- CNM/CNM soggetto affetto
Osteocondrodisplasia o nanismo (SD2)
L’osteocondrodisplasia è una malattia genetica del Labrador Retriever che coinvolge l’apparato scheletrico. I soggetti colpiti mostrano un alterata crescita degli arti ma non del tronco. Nel tempo possono sviluppare alterazioni ossee che possono causare debolezza fisica e dolore articolare.
I risultati dei test genetici per questa patologia possono essere i seguenti:
- N/N soggetto è sano
- SD2/N soggetto portatore
- SD2/SD2 soggetto affetto
Collasso indotto da sforzo (EIC)
Questa patologia autosomica recessiva colpisce il sistema muscolare, causando una paralisi con conseguente perdita di controllo del tessuto muscolare striato in seguito ad un intenso sforzo fisico.
Gli episodi insorgono in maniera casuale dopo alcuni minuti di esercizio fisico intenso, durante il gioco o in fase di lavoro. I cani affetti mostrano i primi sintomi entro i 3 anni d’età. L’attacco può manifestarsi in maniera più o meno intensa a seconda del soggetto.
I risultati dei test genetici per questa patologia possono essere i seguenti:
- N/N soggetto è sano
- EIC/N soggetto portatore
- EIC/EIC soggetto affetto
Paracheratosi nasale ereditaria (HNPK)
La paracheratosi nasale è una patologia ereditaria del Labrador. Perché un soggetto si ammali di questa malattia occorrono due copie del gene malato, per cui si ha una trasmissione autosomica recessiva.
I sintomi che insorgono già nel cucciolo sono secchezza della mucosa nasale con formazione di croste e ulcerazioni soggette ad infezioni batteriche. Il naso dei soggetti affetti va spesso incontro a depigmentazione.
La patologia non è letale ma comporta una gestione quotidiana precisa e costante.
I risultati dei test genetici per questa patologia possono essere i seguenti:
- N/N soggetto è sano
- HNPK/N soggetto portatore
- HNPK/HNPK soggetto affetto
Oculopatie
Le oculopatie sono patologie che colpiscono l’occhio. Il Labrador Retriever è soggetto a differenti tipi di oculopatia, fra le forme ereditarie troviamo: l’atrofia progressiva della retina (prcdPRA), La cataratta ereditaria (HC) e la displasia della retina (RD). Queste sono tutte malattie a trasmissione genetica autosomica recessiva e facilmente evitabili facendo i test genetici ed accoppiando genitori sani.
Esistono anche altre patologie congenite e meno gravi dell’occhio che possono colpire il labrador. Entropion, ectropion e distichiasi sono le più comuni.
Displasia dell’anca (HD) e del gomito (ED)
Le displasie sono patologie con eziologia multifattoriale, ovvero fattori genetici ed ambientali concorrono all’insorgenza di tale condizione.
La displasia dell’anca colpisce l’articolazione fra bacino ed arti posteriori: la testa e il collo del femore e l’acetabolo (porzione del bacino in cui si inserisce il femore), entrambi o singolarmente, risultano deformati.
La displasia del gomito invece colpisce l’articolazione dell’arto anteriore, nello specifico l’articolazione presente fra radio ulna e omero del cane.
I sintomi variano a seconda della gravità del danno, possono andare da una leggera zoppia fino all’immobilità dell’arto.
Per verificare lo stato delle articolazioni del proprio cane è necessario provvedere entro l’anno d’età ad effettuare delle radiografie. L’esito è solitamente espresso seguendo una classificazione ufficiale.
Classificazione FCI della displasia dell’anca:
- Grado A: nessun segno di displasia
- Grado B: Articolazione dell’anca quasi normale.
- Grado C: leggera displasia.
- Grado D: displasia di grado medio.
- Grado E: displasia grave.
Classificazione FCI della displasia del gomito:
- Grado o: nessun segno di anormalità.
- Grado BL: border line, alterazioni minime.
- Grado I: presenza di displasia.
- Grado II: presenza di displasia di media gravità.
- Grado III: presenza di displasia grave.
La displasia è una patologia che colpisce frequentemente il Labrador Retriever. Esistono piccoli accorgimenti che possono aiutare a diminuire il rischio di comparsa di questa condizione. Innanzitutto è fondamentale la scelta dell’allevamento a cui rivolgersi, quando si cerca il proprio cucciolo. Verificare sempre che i genitori siano lastrati ed esenti da displasia e se necessario visitare più allevamenti e confrontarsi con più allevatori.
Lo so che l’ansia di portare a casa il proprio cucciolo spesso vince sull’attesa che può derivare da un’accurata scelta dell’allevamento, ma sul lungo periodo non ve ne pentirete!
In secondo luogo è bene non far sforzare troppo le articolazioni del cucciolo finché in fase di crescita.
Evitare di farlo saltare troppo, di fargli fare le scale di continuo o di farlo giocare con cani di stazza molto più grande della sua o troppo irruenti. È buona norma anche somministrare, sotto consiglio del proprio veterinario, un condro-protettore al piccolo, in modo che le sue cartilagini ed articolazioni possano crescere al meglio.
Obesità
Il labrador Retriever è purtroppo un cane portato all’obesità. Questa sua peculiarità è dovuta a due, forse tre, fattori principali.
Il primo è un fattore fisiologico e proprio della razza legato all’originario ruolo di questo cane. Il labrador infatti è un cane che tende ad accumulare e distribuire il grasso perché esso ha una funzione isolante.
Se ci fermiamo un attimo a pensare al ruolo della razza e dei suoi antenati erano tutti cani che, in un modo o nell’altro, dovevano buttarsi nelle acque gelide e sopravvivere anche in inverno per riportare la cacciagione o il pesce sfuggito alle reti dei pescatori. In tali condizioni era vantaggioso per il cane avere uno strato di grasso che lo proteggesse dal gelo. Per i nostri cani, meno rustici, e con abbondante disponibilità di cibo questa tendenza si traduce nell’andare incontro più facilmente ad obesità.
L’altro fattore determinante nell’aumento del peso è la vera e propria mania che il Labrador ha per il cibo: mangerebbe sempre! E in un cane già tendente all’obesità questo non è d’aiuto!
Il terzo fattore, che aggiungo io, è la faccia con cui ti guarda mentre mangi, è davvero durissimo resistere e non passargli metà del panino che stai mangiando. Solo che quando questo si ripete tutti i giorni per tutte le volte che mangiamo, beh va da sé.

Sebbene non sia per nulla facile è essenziale mantenere in forma il proprio Labrador. Lo dobbiamo fare per loro in modo che possano continuare a correre e saltare come amano fare e che non vadano incontro a disturbi delle articolazioni, a cui purtroppo sono soggetti.
Per mantenere in forma il Labrador è importante trovare un mangime adatto alla razza; mantenerlo attivo con lunghe camminate, corse e se possibile farlo nuotare; e soprattutto è bene evitare di cedere ad ogni sua richiesta di cibo.
Avere un Labrador Retriever in forma, felice ed attivo, sarà l’avventura più bella della vostra vita.
O perlomeno è così per noi.